10 febbraio 2025, Giorno del ricordo: il discorso commemorativo del sindaco Filippo Casolari

10 febbraio 2025, Giorno del ricordo: il discorso commemorativo del sindaco Filippo Casolari
10 febbraio 2025, Giorno del ricordo: il discorso commemorativo del sindaco Filippo Casolari

Descrizione

Le parole del sindaco Filippo Casolari nel Giorno del Ricordo:
 
"Buongiorno a tutti!
Oggi, 10 febbraio, nel "Giorno del Ricordo", istituito con Legge n.92 del 30 marzo 2004, ho ritenuto doveroso prevedere un momento di commemorazione, al fine di conservare e rinnovare la memoria dei Martiri delle foibe.
Con tale legge infatti, "la Repubblica Italiana riconosce il 10 febbraio quale GIORNO DEL RICORDO, allo scopo di preservare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre, degli Istriani, Fiumani e Dalmati, nel secondo dopo guerra e della più complessa vicenda del confine orientale".
Questo giorno riporta alla luce pagine buie e sanguinose del nostro passato, facendo riaffiorare vicende terribili, rimaste nascoste per troppo tempo.
Storie di eroismo e sofferenza, di morte e di vita, di stoicismo e santità: un grande inno di libertà.
Una pagina di storia ignorata dai più, cancellata, gettata nell'oblio, anzi verrebbe da dire, infoibata nuovamente e ripetutamente dal ricordo comune ed esclusa fino al 2004 dalle cerimonie ufficiali.
Eppure è costata la vita a decine di migliaia di Italiani, incisa sulla pelle di tanti nostri connazionali, costretti a fuggire dalle proprie dimore, esuli in Italia e nel mondo.
Il ricordo per decenni è rimasto sciaguratamente vivo in chi quella vicenda l'ha vissuta e subita, in chi ha perso i propri cari, in chi ha perso tutto.
Una giornata, quella di oggi, che non deve e non merita di essere contrapposta a nessun altra giornata, ma che si prefigge unicamente di evidenziare che tra gli ignobili e disumani crimini del secolo scorso c'è anche la strage degli Italiani di Istria, strage avvenuta per di più a guerra finita.
Tante verità legate a quel periodo sono state, forse perché ritenute scomode, a loro volta infoibate e rimosse, spesso per sudditanza ideologica e astio politico.
Se oggi siamo qui, è proprio per non dimenticare donne, uomini e bambini, uccisi barbaramente, legati e gettati, talvolta ancora vivi, nelle cavità carsiche, vittime della brutalità dei partigiani comunisti titini.
Prima di congedarci, desidero rivolgermi espressamente ai nostri giovani e affidare a loro, protagonisti indiscussi del presente e futuro del nostro paese, il compito di tramandare e custodire le storie di questi Italiani, che non si possono e non si debbono smarrire, come prezioso insegnamento e costante monito, a difesa della libertà.
Onore ai Martiri delle foibe!
GRAZIE A TUTTI"
 

Data: 10 Febbraio 2025

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2025, 10:40