Descrizione estesa
La nuova sede del Museo del Salame Felino, realizzata anche grazie al sostegno del Consorzio del Salame Felino Igp utilizzando l'Art Bonus promosso dal Comune di Felino, permette una fruizione inclusiva per l’assenza di barriere architettoniche e per la presenza del percorso di visita LIS, studiato per le persone sorde.
Un racconto museale nuovo, quindi, con un’accessibilità fisica e cognitiva in una sede al centro del paese, che oggi appare come una grande costruzione a due falde. L’edificio, risalente al XIV secolo, era in origine una corte medievale, costituita da una casa torre e da un rustico con fienile e stalla, poi riadattata nel XVIII secolo in un unico corpo, già sede dell’osteria del paese e della farmacia.
Il percorso espositivo parte dalle testimonianze storiche e archeologiche del territorio e arriva alla presentazione del Consorzio di tutela. Articolato in 7 sezioni, narra la storia del rapporto tra Felino e l’allevamento del maiale parmigiano e del suo prodotto simbolo attraverso gastronomia, norcineria e produzione casalinga degli insaccati. Il percorso è integrato da un apparato multimediale a completamento degli strumenti didattici tradizionali: touchscreen e QR code su cui si possono approfondire gli argomenti a fianco dei pannelli più tradizionali con immagini d’epoca e oggetti rievocativi di tecniche di produzione antica. Da segnalare nel nuovo allestimento una riproduzione tridimensionale del “Salame” del grande fumettista Benito Jacovitti, gentilmente concessa dalla figlia Silvia, e, grazie alla disponibilità del Complesso Monumentale della Pilotta, l’ago di bronzo di epoca romana appartenente al Museo Archeologico Nazionale di Parma, ritrovato durante gli scavi nel 1961 per la realizzazione de “La Felinese”, utilizzato probabilmente duemila anni fa per cucire i budelli dei salami.